Sezioni
Semplicemente Arte
Ezio Bassani, Gigi Pezzoli, Elio Revera
Un’ampia selezione di figure rituali e di maschere provenienti dai più importanti musei europei e dalle più celebri collezioni e, insieme agli oggetti di grandi dimensioni,un gruppo di miniature in bronzo utilizzate per pesare la polvere d’oro.
Un’arte antica
Bernard De Grunne
Il caso Mande, 1000 anni di arte del Mali: il più importante patrimonio di statuaria lignea e in terracotta del medioevo africano, databile a partire dall’XI sec dei Dogon e Tellem per una storia dal fascino senza tempo.
Un’arte di corte
Armand Duchateau
Una straordinaria selezione dei tesori dell’antica città stato di Ife, che gli scopritori europei all’inizio attribuirono a un Fidia dell’Equatore; e dei bronzi del celebre regno del Benin di cui nel 1668 si descriveva il Palazzo reale come elegante, con gallerie imponenti come quelle della Borsa di Amsterdam, decorate con placche di arte raffinata.
XX secolo: L’Europa guarda l’Africa
Micol Forti
In questa sezione si dà conto del dialogo straordinario avvenuto nei primi anni del XX secolo, tra la cultura artistica dell’occidente e la cultura visiva africana, la cosiddetta Art Nègre, nella quale gli artisti della Avanguardie storiche riconoscevano un’originarietà arcaica della forma e del suo valore simbolico e spirituale.
Non creazione anonima ma arte di artisti
Bernard De Grunne
La sezione propone alcuni esempi di identificazione di personalità artistiche o di specifici atelier che consentono di superare lo stereotipo di un’arte senza autori.
Avori Afro-Portoghesi
Ezio Bassani
Saliere, cucchiai, impugnature per daghe, pissidi e olifanti del XV e XVI secolo destinati alle collezioni principesche e alle Wunderkammer europee commissionate, a partire dalla metà del XV secolo, dai navigatori portoghesi ad artisti africani.
L’arte africana e l’Italia all’inizio del ’900
Gigi Pezzoli
Viene riproposta, con una selezione di opere, la prima pionieristica esposizione di arte africana in Italia svoltasi presso il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia nel 1922.
L’estetica “diversa” del “vodu”
Pierre Amrouche
Quella del vodu è un’arte materica, accumulativa, impregnata di sacralità, in continuo divenire, opere intrise di religiosità, connettori del passato e dell’oggi, una selezione di pezzi per la prima volta in Italia.
Arte africana contemporanea
Micol Forti
Opere che nascono dal confronto tra un’eredità culturale e spirituale che si intrecciano, talvolta scontrandosi, con lo sguardo rivolto all’occidente, affermando comunque e sempre una precisa identità senza negare la possibilità di contaminazioni.
Immagine di testata: Corno da caccia, 1495-1521 circa | Su concessione del Ministero per i beni e le attività culturali – Torino, Musei Reali – Armeria Reale | © Ernani Orcorte